#EstateconAMA
Pupe di Pane, la performance teatrale sul pane e le sue storie prodotta da AMA-Accademia Mediterranea dell’Attore per la regia di Tonio De Nitto, torna in scena in una versione rinnovata.
Ecco le date in programma a luglio in provincia di Lecce:
sabato 25 luglio a Lecce negli spazi all’aperto della Chiesa di San Giovanni Battista, via Novara 7, zona 167 B; repliche alle ore 20, 21 e 22. Prenotazione obbligatoria tel. 338 3746581.
Martedì 28 luglio Lecce*, repliche speciali per la Casa Circondariale, sezione femminile (*data riservata al pubblico interno al carcere – info tel. 338 3746581)
giovedì 30 luglio a Melpignano, Palazzo Marchesale, via Roma. Repliche ore 20, ore 21 e ore 22 . Prenotazione obbligatoria tel 375 6041184
venerdì 31 a Lequile, Convento Padri Francescani, Piazza San Francesco 29. Repliche ore 20, ore 21 e ore 22. Prenotazione obbligatoria tel 328 6021575
Ingresso gratuito, posti limitati e su prenotazione, per informazioni scrivi a info@accademiaama.it .
Prenotazione spettacoli: info@accademiaama.it
25 luglio Lecce tel. 338 3746581
30 luglio Melpignano tel 375 6041184
31 luglio Lequile tel 328 6021575
Le date di Pupe di Pane sono realizzate nell’ambito del progetto JUMPERIFERIE promosso da Teatro Pubblico Pugliese e Regione Puglia in partnership con AMA-Accademia Mediterranea dell’Attore, Compagnia teatrale Petra, Casa Circondariale di Lecce, #reteteatro 41, Arci Lecce, Mecenate 90, Officina Creativa, Comune di Lecce, Comune di Lequile, Comune di Melpignano.
www.accademiaama.it
Social Fb e Instagram Pupe di Pane
Pupe di Pane, regia di Tonio De Nitto, è prodotta da AMA-Accademia Mediterranea dell’Attore diretta da Franco Ungaro.
Ideazione, testi e interpretazione sono di: Angelica Dipace, Benedetta Pati, Giulia Piccinni, Antonella Sabetta, Carmen Ines Tarantino.
Costumi di Lilian Indraccolo.
Intorno a una tavola da lavoro, la mattrabbanca, cinque donne compiono un misterioso rituale dando vita a una tradizione che attraversa dialetti e cucine diversi, quella delle pupe di pane. “Un tempo queste bambole – spiega il regista Tonio De Nitto – si modellavano nell’attesa della Pasqua. I bambini avevano poco o nulla e queste pupe erano un regalo speciale, un augurio, un talismano apotropaico per scongiurare le disgrazie e ristabilire un equilibrio con la madre terra, una rinascita. Pupe di Pane è un rito, è il mistero attorno a un rito che, ora come allora, si rinnova e ci racconta di donne forti che impastano per ore e vegliano il pane prima “dell’uccata”, l’infornata; mischiano la farina e le loro vite attraversando la storia, quella piccola storia che con le loro mani e con il loro coraggio diventa la Grande storia”.