Giornata dedicata all’Albania, con le performance dell’artista Adrian Paci, del musicista Admir Shkurtaj e della regista Klaudja Piroli.

  • ore 19.00 Opening di SHAMATÀ installazione video-sonora dell’artista e performer Adrian Paci e Admir Shkurtaj (Albania) aperta al pubblico sino all’11 settembre. Durata video,6 munuti.
Adrian Paci

In occasione dell’opening ci sarà un talk con gli artisti Adrian Paci, Admir Shkurtaj e Marinilde Giannandrea, storica dell’arte.

  • ore 20.30, REGRESSION, live performance di Admir Shkurtaj – fisarmonica
  • ore 21.00 EMPTY performance teatrale in prima nazionale. Drammaturgia e regia di Klaudja Piroli (Albania); con Mateo Dervishaj; Musiche Loren Nikaj/ Roni Bulku. Coreografia Fiorald Doçi.

Ore 19.00 SHAMATÀ, installazione video-sonora dell’artista e performer Adrian Paci e Admir Shkurtaj

Shamatà, sostantivo onomatopeico dalla lingua albanese per indicare un evento chiassoso – è un lavoro dove l’oggetto, l’immagine e il suono, il gesto performativo, la musica e la figura si generano continuamente in una relazione intima e necessaria. La poetica delle immagini e dei suoni non cerca di nascondere la meccanica degli elementi che lo compongono, ma semplicemente vuole cogliere delle possibilità nascoste, rivelazioni inattese, e metterle al centro dell’attenzione. Suoni circolari di rondelle ruotanti in caduta lungo dei ferri affilati, dal diametro di pochi millimetri, “contrappuntano” tra loro grazie alle diverse velocità di scorrimento, dovuta alla differenza di peso, grandezza e quantità degli anelli. Ascoltare tutto con la colonna vertebrale. Come se il suono partisse dalla cervicale fino al fondo della colonna.

Admir Shkurtaj

ore 20.30 REGRESSION live performance di Admir Shkurtaj – fisarmonica

È un ritorno in quel primo momento in cui da bambino ho visto la fisarmonica: mi sembrava che potesse suonare solo gesticolando, come faceva lo zio non vedente. Ora, mi torna quel desiderio e mi rendo conto che è vero, si può fare.

Ci voleva solo un po’ di coraggio.

Non è dunque il sapere linguistico e conoscitivo a suonare la fisarmonica, ma quel bambino che non sapeva niente dello strumento ma aveva tanta voglia di abbracciarlo.

In tutti gli anni della crescita mi sono chiesto se ci potesse essere un “tempo zero” tra vedere uno strumento e

suonarlo già… (Admir Shkurtaj)

ore 21.00 EMPTY performance teatrale in prima nazionale. Drammaturgia e regia di Klaudja Piroli (Albania)

con Mateo Dervishaj; Musiche Loren Nikaj/ Roni Bulku. Coreografia Fiorald Doçi.

Klaudja Piroli

EMPTY (VUOTO) appartiene all’uomo che ha bisogno di amare ma non può amare. Appartiene alla ragazza che ama una ragazza, al ragazzo che ama un ragazzo e a chiunque sia represso, si nasconda e abbia paura di accettare “chi lui è” perché la nostra società nega che lo stesso sesso possa avere relazioni romantiche o intime. Attraverso i suoi racconti, il personaggio riconosce la mancanza di comunicazione genitore-figlio, la perdita della libertà, l’amore inappagato e la mentalità della massa, dove secondo lui c’è odore di acqua stagnante. EMPTY è un vero riflesso del bambino che viene negato dalla famiglia solo perché ama i suoi.

BIGLIETTI:

Promozione 9 settembre, ingresso unico per l’intera serata: 5€