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TEMPORA/CONTEMPORA #5

TEMPORA/CONTEMPORA è un focus internazionale sul linguaggio del corpo nelle arti performative contemporanee promosso dall’Accademia Mediterranea dell’Attore e co-progettato insieme al Polo Biblio-Museale di Lecce. Il programma prevede performance, spettacoli, installazioni, visite guidate, talk fra teatro, danza, poesia, cinema, visual art, in luoghi sempre più aperti alla scena artistica contemporanea internazionale e all’incontro con i linguaggi e le pratiche della creatività e delle arti contemporanee, il Museo Castromediano di Lecce e l’ex Convitto Palmieri. Il tema del corpo, dei corpi e delle identità al centro delle riflessioni e delle pratiche performative, espressione e simbolo di una resistenza necessaria al tempo che stiamo attraversando e dei cambiamenti sociali e culturali in atto. La dimensione internazionale e interdisciplinare è il valore aggiunto del progetto, con artiste, artisti e performer provenienti da ogni parte del mondo.

Il focus di TEMPORA/CONTEMPORA offre un programma poliedrico che include performance, spettacoli, incursioni urbane, installazioni e talk, spaziando tra teatro, danza, poesia e arti visive.

Al centro della manifestazione vi è il tema del corpo, delle identità e delle loro espressioni nelle arti performative. Questi temi diventano simbolo di una resistenza necessaria che risponde ai tempi attuali e ai cambiamenti sociali e culturali in corso.

Il programma di TEMPORA/CONTEMPORA presenta: Qualcosa di Grande -La compilation dei millennials, uno spettacolo di teatro e musica diretto da Maria Cassi e Leonardo Brizzi, che affronta la nostalgia e le sfide della generazione millennial; Dance Company Achievement of Victory (A.o.V), fondata da Yum Seunghoon, con , un’esplorazione dell’armonia di yin e yang; Perché guardare negli occhi dei pazzi?  diretto da Renato Chiocca, una performance di teatro e poesia dedicata a Vittorio Pagano; con la traduzione dello stesso Vittorio Pagano  va in scena la performance Il poeta contumace di Tristan Corbière a cura di Silvia Gussoni; Saraband di Erika Zueneli e Laura Simi, celebra la memoria dei corpi e la storia delle loro danze. Infine, il performer giapponese Kenji Shinohe presenta K-(A)-O, un’esplorazione coreografica sull’uso degli emoji nella comunicazione digitale, e Salgemma cura Come un pugno di mosche bianche può farsi sciame?, una riflessione sulla contemporaneità artistica in Puglia/fuori regione e una giornata di studi in collaborazione con Marco Petroni.