Il workshop “Overview Effect”, diretto da Walter Prete presso il TULLA – culture center di Tirana dal 24 al 29 Aprile 2023 si è tenuto prevalentemente in lingua inglese e ha visto la partecipazione di quattro autrici e due autori, concludendosi l’ultimo giorno con una lettura pubblica del copione prodotto. 

Per l’Associazione A.LIB.I – artisti liberi indipendenti hanno partecipato Walter Prete, in qualità di direttore del Workshop, e Gustavo D’Aversa. 

Il workshop ha avuto come tema principale il cambiamento climatico, in accordo con quanto previsto dal progetto “A est del palcoscenico”. 

I partecipanti hanno avuto modo di sperimentare una tecnica di co-creazione che permette di partire da istanze profondamente collegate a ciascun autrice o autore e, da queste, sussumere ciascuna scrittura in un intreccio narrativo in grado di collegare le diverse storie e porle in relazione con il macrotema del cambiamento climatico. 

Esito del workshop è stata la scrittura del copione “KUTURU – Overview Effect, cap. I” , in cui ciascuna scena è stata scritta da un autore o un’autrice differenti, collegando le vicende dei personaggi sviluppati da ciascuno. 

La lettura pubblica del copione completo è avvenuta presso il TULLA CULTURE CENTER di Tirana, la sera di sabato 29 Aprile 2023, a conclusione del Workshop. 

24 aprile

Il primo giorno di lavoro si è aperto con una presentazione di Klaudia Piroli, che ha parlato del progetto, dello spazio in cui si sarebbero tenute le attività (il Tulla culture center) e ha lasciato la parola ai partecipanti che hanno presentato se stessi. 

I partecipanti sono stati in tutto sei (due uomini e quattro donne). 

Poi Franco Ungero (direttore di AMA – Accademia Mediterranea dell ‘Attore) ha presentato la sua organizzazione e il progetto “A EST DEL PALCOSCENICO”, di cui fa parte il workshop “Overview effect”. 

Alla fine si sono presentati Walter Prete e Gustavo D’Aversa. 

Successivamente si è voluto introdurre la classe di drammaturghe e drammaturghi al focus del workshop, ovvero il cambiamento climatico, per poi declinarlo nella prospettiva che si è deciso di adottare in “Overview Effect”, ovvero l’osservazione a distanza del pianeta, che, drammaturgicamente, sottende la possibilità di unificare trame e personaggi in una narrazione che li comprenda. 

Si è poi passati ad un esercizio di “scrittura simultanea”, in cui i partecipanti erano invitati scegliere una delle tre situazioni proposte, ovvero: 

1) Due criminali tengono sequestrato uno scienziato che ha un rapporto riguardante una catastrofe ambientale imminente, ma non vogliono che questo documento sia pubblicato perché ciò comprometterebbe le attività economiche dei clan. 

2) Una casalinga ossessionata dal pulito sta per acquistare un grosso quantitativo di prodotti chimici per le pulizie, quando torna a casa suo figlio che non vedeva da 5 anni e che nel frattempo è diventato un attivista ambientale. 

3) Un party alla fine di un importante summit politico, in cui tutti i Capi di Stato presenti sono arrabbiati per il fatto che ha piovuto ininterrottamente per cinque giorni, nonostante l’incontro fosse stato organizzato alle Maldive. 

A partire da queste situazioni, è stato chiesto a ciascun partecipante di scrivere integrando degli stimoli somministrati di volta in volta dal conduttore (nella prossima battuta, qualcuno bussa alla porta, la prossima battuta comincia con “Mi ricordo che quando ero piccolo ….”, etc.) 

Sì è poi aperto un momento di dialogo sui cambiamenti climatici e i problemi ambientali che i partecipanti riscontrano nel proprio territorio. 

Gli elementi fondamentali sono stati: 

– Erosione costiera, 

– Investimenti da parte di grandi gruppi economici che stanno cementificando il territorio e cambiando il volto delle città, 

– Scarso interesse da parte della gente alle tematiche ambientali, perché ci sono problemi più urgenti di cui bisogna preoccuparsi, 

– Inaridimento e crisi idrica che sta diminuendo la portata dei fiumi, – Aziende di estrazione minerale ( cave ) che cambiano il paesaggio e che producono polveri che danneggiano le colture. 

Il secondo esercizio proposto è stato quello di considerare il mondo in cui viviamo oggi e scrivere una lettera ad una persona vissuta cinquant’anni fa. (le lettere sono state indirizzate alla madre, a Dio, ad un cane senza casa, ad una bambina vissuta durante la dittatura … ) 

Si è poi passati a scrivere una lettera da parte di uno dei destinatari dell’esercizio precedente, indirizzata ad una persona che vive cinquant’anni nel futuro. 

I partecipanti hanno dimostrato un’ottima capacità di adeguarsi alla scrittura sia in ambito biografico, ma anche in un contesto di fiction.  L’ostacolo più grande ad agire nei confronti del cambiamento climatico è risultato essere l’indifferenza della gente a questo tema. 

Perciò l’ultimo esercizio aveva l’intento di portare il più vicino possibile il problema ambientale ai partecipanti.  La giornata di lavoro si è conclusa con la scrittura di un monologo in cui ciascuno immaginava di vedere direttamente gli effetti del cambiamento climatico e dell’inquinamento nella propria casa. Il monologo iniziava con le parole: 

“Scusate il ritardo, ma questa mattina nella mia casa …” 

25 aprile

Il secondo giorno del workshop si è aperto presso il terrazzo – serra del Tulla Culture Center. 

Il primo esercizio proposto è stato quello del “Mosaico narrativo”: 

Walter ha chiesto ai partecipanti di disegnare su un grande foglio di carta un’immagine o una figura che ricordavano in maniera particolarmente vivida dai testi scritti in classe nel giorno precedente. 

Lanciando a sorte, ogni partecipante ha individuato tre diverse figure da mettere in relazione in una breve storia da raccontare (non da scrivere) agli altri. 

Dopo aver lanciato dei sassolini sulle tre figure, il partecipante aveva un minuto di tempo per raccogliere le idee circa la storia da raccontare, e poi due minuti per esporla agli altri. 

Questo esercizio, oltre ad essere utile come rompighiaccio, è soprattutto propedeutico alla creazione di collegamenti tra personaggi e argomenti differenti, che invece sono stati l’argomento principale della giornata. 

La seconda parte della giornata è stata dedicata alla scrittura. 

Alla base del lavoro che proponiamo c’è il desiderio come base di partenza in grado di collegare il drammaturgo ai personaggi e di muovere i personaggi all’interno della trama. Walter ha proposto a tutti i partecipanti di immaginare di avere tra le mani la “Lampada di Aladino”, da cui può fuoriuscire il genio in grado di esprimere tre desideri che rendano perfetta la vita del fortunato “padrone”. 

A partire da questo, Walter ha chiesto ai partecipanti di immaginare un momento in cui qualcosa che dipende dall’inquinamento o dal cambiamento climatico viene ad interferire con la realizzazione del desiderio del protagonista. 

A partire da questo, si è chiesto di scrivere, in venti minuti, un breve monologo in cui il protagonista sfoga la propria frustrazione per non riuscire a raggiungere quello che è il proprio desiderio. 

Si è concluso così il secondo giorno del workshop “Overview Effect”, 

porre il desiderio dell’autore alla base del lavoro su un tema vasto ed universale come il cambiamento climatico, permette ai partecipanti di creare dei personaggi vividi e fortemente motivati. 

26 aprile

Nella prima parte della terza giornata agli autori è stato chiesto di definire gli effetti del cambiamento climatico, che poi sono stati raccolti su un cartellone. 

Successivamente, ogni autore ha esposto il contenuto del proprio monologo (nel tempo massimo di 1,5 minuti ) cercando una possibile connessione con il tema del cambiamento climatico. Gli altri partecipanti hanno offerto suggerimenti, posto domande, e avanzato nuovi punti di vista sul monologo presentato. 

Quindi, gli autori hanno potuto riscrivere la propria scena per 30 minuti, accogliendo i suggerimenti che hanno ritenuto più utili ad una migliore definizione della propria opera e gli script sono stati letti di fronte a tutti gli autori. 

Quindi, ogni partecipante ha scritto una battuta per uno dei personaggi di ciascun altro autore. 

Ogni drammaturgo ha scelto due delle battute che gli sono state donate dagli altri partecipanti e le ha inserite, contestualizzandole, all’interno del proprio pezzo. 

Gli autori hanno concluso la giornata di lavoro immaginando i possibili collegamenti tra il proprio scritto e alcuni degli altri. 

27 aprile 2023

Il quarto giorno del workshop “Overview Effect” si è aperto alla presenza di tutti i partecipanti. 

Ciascun autore è stato invitato a scegliere uno dei propri personaggi e a sostenere, parlando a nome di esso, un’intervista rispondendo in prima persona alle domande che gli altri partecipanti hanno voluto porre. 

Ciascuna intervista ha avuto la durata massima di cinque minuti e il personaggio intervistato non aveva la facoltà di non rispondere alle domande rivoltegli. 

Questo esercizio permette di immaginare molti dettagli sul personaggio, aprendo la strada ad una caratterizzazione tridimensionale e sfaccettata della sua personalità. 

Dopo una breve pausa, si è tenuto un collegamento on-line con il drammaturgo Oltion Kadaifciu che ha esposto la trama di uno spettacolo che sta scrivendo a proposito del cambiamento climatico, e successivamente si è aperto un breve momento di confronto sul testo di Kadaifciu. 

Nella seconda parte della giornata, Walter ha illustrato brevemente diverse strutture narrative che si applicano in campo drammaturgico ( tre atti aristotelici, flashback, a cornice, catastrofe e doppio racconto). 

Successivamente si è chiesto a ciascun autore di immaginare una serie di situazioni, luoghi o strumenti attraverso cui i personaggi della propria storia possano entrare in contatto con quelli delle altre. 

Riflettendo sui collegamenti così ipotizzati, si è proceduto a tentare un montaggio (ovviamente solo provvisorio) dello spettacolo completo, cercando anche di individuare limature e scene da aggiungere. 

28 aprile

La quinta giornata di lavoro è stata dedicata al completamento e alla correzione del copione completo, leggendo più volte i vari frammenti e riscrivendoli, ove necessario, anche a più mani. 

Su proposta di Delvis Bejleri, si è scelto, tra le varie idee, il titolo di “KUTURU” (che sta a significare un’erranza senza meta). Alla fine della giornata, si è proceduto alla lettura dell’intero copione e si è concluso con un momento conviviale (l’indomani tre dei sei partecipanti non avrebbero potuto essere presenti). 

29 aprile

L’ultimo giorno di workshop è stato dedicato alle prove di lettura del copione. 

Ai tre partecipanti presenti, si sono unite due attrici, Artemisa e Denada, e Klaudia Piroli. 

Si è stabilita l’attribuzione dei personaggi che ciascuno avrebbe letto e sono stati forniti dei suggerimenti per l’interpretazione. 

Alle 19.00 si è aperta al pubblico la sala del Tulla center per la lettura pubblica del copione completo. 

Considerazioni finali 

Il percorso di lavoro immaginato per il workshop “Overview Effect” ha inteso lavorare, dal punto di vista delle strutture narrative, sulla complessità e sulla co-creazione del testo. 

Ciascuna autrice e ciascun autore ha avuto modo di sperimentare un metodo che permetta di relazionarsi personalmente a qualunque tema proposto (in questo caso il Cambiamento 

climatico), e, attraverso esercizi di scrittura privata o di lavoro in gruppo, si è giunti ad un risultato in grado di armonizzare e fondere insieme i personaggi e le trame di ciascuno. 

Il risultato finale, “KUTURU – overview effect, cap.I” risulta essere una fotografia drammaturgicamente molto fedele di quanto sperimentato e discusso nei primi giorni (l’incapacità della gente di prestare la dovuta attenzione ai risvolti del cambiamento climatico, il discorso elaborato dalle classi politiche e la ricaduta sulla vita quotidiana degli effetti dell’inquinamento). 

Tutti i partecipanti hanno espresso il desiderio di voler continuare a lavorare non solo alla scrittura del copione, ma anche alla messa in scena dello spettacolo stesso.