Report del workshop OVERVIEW EFFECT diretto da Walter Prete Progetto “A EST DEL PALCOSCENICO” di AMA Accademia Mediterranea dell’Attore presso JADRO CENTAR – Skopje 

2 / 7 giugno 2023 

La Residenza internazionale di drammaturgia dal titolo “Overview Effect” tenuta da Walter Prete presso lo Jadro Centar di Skopje (Macedonia del Nord), è stata frequentata da dieci partecipanti: Maja Dreca Ristovski, Eva Kamcevska , Stefan Markovski, Valentina Gjorgievska, Hristijan Krestevski, Vesna Kuslevska, Emilija Matanichkova- Dobkovska, Olivija Trajkovska, Tanja Kuzmanoska, Milica Kostova Ristova. 

Gli incontri del workshop hanno avuto una durata di cinque ore al giorno per sei giorni, dal 2 al 7 giugno 2023, e a conclusione del periodo di residenza si è data pubblica lettura dell’elaborato finale davanti al pubblico. 

GIORNO 1 – 2 Giugno 2023 

Il primo giorno di workshop si è aperto la presenza di tutti quanti partecipanti riuniti presso lo Jadro Center di Skopje: si è iniziato con una presentazione di tutti i partecipanti e una introduzione a cura di Ivanka Apostolova, Walter Prete, Gustavo D’Aversa e Franco Ungaro, Presidente di AMA – Accademia Mediterranea dell’Attore che ha introdotto il progetto “A EST DEL PALCOSCENICO”. Successivamente Walter Prete ha presentato il workshop OVERVIEW EFFECT mostrando ai partecipanti delle foto che ritraggono il pianeta Terra visto dallo spazio, a distanze sempre maggiori, così da aprire il lavoro del workshop. Overview Effect è un progetto che si propone di osservare le dinamiche ambientali e i cambiamenti climatici con quella che possiamo definire come distanza estetica: un atteggiamento che il drammaturgo/ drammaturga partecipante al workshop è invitato ad adottare per poter contribuire alla costruzione di una pluralità di punti di vista sugli argomenti al centro della scrittura e sulla creazione dei personaggi. Successivamente è stato richiesto ai partecipanti di presentare brevemente se stessi e di nominare uno spettacolo che, secondo il proprio gusto, è scritto bene e di indicare quali sono i motivi della scelta.

Si è poi passati ad un esercizio di scrittura simultanea a partire da diverse situazioni attinenti a problemi ambientali e al cambiamento climatico. Dopo l’esercizio di scrittura simultanea ciascun partecipante ha letto al gruppo il proprio Script per poi aprire una fase di feedback a conclusione della prima giornata di lavoro. 

Giorno 2 – 3 Giugno 2023 

Il secondo giorno di lavoro si è aperto con una rilettura dei pezzi prodotti il giorno precedente che erano stati corretti e completati. Si è quindi passati ad una fase di confronto e discussione sulle scene proposte e poi è stato chiesto ai partecipanti di indicare i fenomeni in cui è possibile ravvisare gli effetti del cambiamento climatico in Macedonia del Nord, in questo periodo ed anche di raccontare che percezione ci sia dell’argomento tra gli abitanti del Paese, o quanto spazio occupi nel discorso pubblico della nazione. 

Il dato emerso per primo è un sostanziale disinteresse, tanto della popolazione quanto dei decisori politici, nei riguardi dell’argomento. L’inquinamento nel Paese è dovuto principalmente – secondo quanto riferito dai partecipanti – da micropolveri presenti nell’aria, inquinamento dei terreni di coltivazione, in riferimento al fatto che la Macedonia ospita una gran parte di residui ospedalieri italiani ed europei, e che spesso questi stessi ed altri tipi di rifiuti vengono bruciati per ridurne il volume. 

A partire da un potente uragano del 2016, poi, gli effetti del cambiamento climatico nel Paese sono diventati evidenti agli occhi dei più, con un’impennata generale delle temperature (la scorsa estate sono stati registrati 45°C), e alluvioni e grandinate sempre più frequenti. 

A partire da questi dati, è stato richiesto alle autrici e agli autori di scrivere una lettera ad una persona (realmente vissuta, conosciuta o meno, o anche completamente immaginata) che ha vissuto nel Paese 50 anni fa. Nella “lettera dal futuro” era necessario includere una speranza ed un timore che i partecipanti provano oggi, nel mondo in cui vivono.

I destinatari delle lettere sono stati: Tito, Marshall, i padri e i nonni, degli artisti degli anni ‘70 e alcuni amici. 

A seguire, i partecipanti sono stati invitati ad esporre il proprio parere sugli scritti degli altri (non semplicemente un parere estetico del tutolo “mi piace” / “non mi piace”, ma entrando nel merito e nominando gli aspetti rispetto ai quali il prodotto della scrittura dei colleghi funziona o meno. 

Per finire gli stessi autori sono stati sollecitati ad individuare un aspetto che vorrebbero migliorare del proprio stile e della propria scrittura, sia in relazione a quella che è la loro stessa esperienza, ma anche in considerazione dei feedback ricevuti dal gruppo. 

Le istanze principali emerse in questa fase sono state. 

– una scarsa capacità di scrivere monologhi “drammaturgicamente giustificati” – rendere i personaggi più umani 

– rendere i propri personaggi differenti da sé (autore / autrice) 

– Difficoltà a pensare liberamente nella fase della scrittura: alcuni dei partecipanti hanno riferito di sentirsi immediatamente condizionati (anche in assenza di condizioni effettivamente poste) nel momento di pensare uno spettacolo. Le condizioni principali rispetto alle quali si sentono vincolati sono: numero di interpreti, spazio scenico, costumi, equipaggiamento scenico, spese di produzione. 

Per l’indomani, è stato chiesto di produrre un breve scritto concretamente collegato con le tematiche attinenti al cambiamento climatico: ciascun autore deve immaginare di aver affrontato nella propria casa uno degli effetti del Climate change, e di doversi giustificare all’arrivo in ufficio esordendo con la frase “Scusatemi per il ritardo, ma questa mattina nella mia casa …” 

Questo esercizio, da svolgere in casa (e quindi in assenza del vincolo del tempo) intende dare spazio all’espressione di ciascun partecipante, consentendo di esercitare il proprio stile e la propria poetica, ma anche di collegare in maniera immediata e concreta il macro-tema del cambiamento climatico con il vissuto dei personaggi (sebbene, in questa fase voce del personaggio e voce dell’autore / autrice sono ancora sostanzialmente coincidenti).

È da rilevare, essendo la redazione di questo report successivo alla conclusione della residenza, come alcuni dei personaggi presenti nella drammaturgia finale siano nati proprio a partire da questo esercizio. 

Giorno 3 – 4 Giugno 2023 

Il terzo giorno della residenza “Overview Effect” si è aperto con una fase di lettura e discussione sui pezzi scritti a casa il giorno precedente “Scusatemi per il ritardo, ma questa mattina nella mia casa …”. 

Si è poi passati all’esercizio del “Mosaico narrativo”, in cui ciascuno dei partecipanti è stato invitato a disegnare (non scrivere) su un cartellone un personaggio, un ambiente, un oggetto che gli era rimasto particolarmente impresso nella memoria, da tutti i pezzi letti e prodotti nei giorni precedenti. Una volta che tutti i disegni sono stati eseguiti sullo stesso cartellone, e avendo tracciato delle linee di demarcazione tra l’uno e l’altro, ogni partecipante aveva a disposizione tre “lanci”, che quindi andavano a colpire casualmente tre disegni. A partire da questo, il partecipante aveva a disposizione un minuto per pensare e due minuti per raccontare (non scrivere) una storia che contenesse i tre elementi toccati nel mosaico. 

Nella seconda parte della giornata, invece, è stato chiesto a ciascun autore / ciascuna autrice di individuare un proprio desiderio profondo (attraverso l’esercizio della lampada di Aladino) e incarnarlo in un personaggio che sperimentasse un condizionamento nel raggiungimento di esso in relazione agli effetti del Cambiamento Climatico. Dopo una prima breve frase di confronto a voce sulle diverse possibilità, ciascun autore / ciascuna autrice ha avuto a disposizione un’ora per produrre una scena che è stata poi letta e discussa da tutto il gruppo. Le autrici e gli autori sono poi stati invitati a scegliere uno dei loro personaggi e ad incarnarlo in una breve intervista da parte del gruppo. Ciascun personaggio/partecipante sedeva di fronte agli altri e aveva cinque minuti per rispondere a tutte le domande provenienti dalla classe, senza la possibilità di rifiutarsi di rispondere. Le domande potevano

vertere su quanto scritto nella scena, ma anche sulla biografia o sui gusti personali del personaggio. 

L’ultima parte dell’appuntamento è stato dedicato all’esposizione delle principali strutture narrative (tre atti aristotelici – doppio obiettivo – flashback / flashforward – a cornice – a spirale o della catastrofe – del doppio racconto). Dopo una breve illustrazione delle strutture narrative, e tenendo bene in mente le diverse storie da collegare emerse nel corso della residenza, i partecipanti hanno individuato la struttura dominante da adottare (la spirale narrativa – o catastrofe) e le possibili ibridazioni di essa da tenere a mente per poter permettere una migliore organizzazione del materiale scenico da inserire. 

È da rilevare, essendo la redazione di questo report successivo alla conclusione della residenza, come in questa giornata siano stati ideati la maggior parte dei personaggi contenuti nella drammaturgia finale e come il riferimento alla Lampada di Aladino sia presente anche nel copione conclusivo. 

Giorno 4 – 5 Giugno 2023 

Il quarto giorno è stato dedicato alla riscrittura delle scene presentate il giorno precedente, e poi ciascun autore / ciascuna autrice ha riferito agli altri partecipanti (a voce) l’arco di sviluppo del personaggio che intende condurre all’interno della drammaturgia finale. 

Quindi, ogni drammaturgo / drammaturga ha scritto un’altra scena sul proprio personaggio che proseguisse la narrazione. 

Dopo una fase di lettura e confronto, è stato chiesto di individuare tutti i “varchi” narrativi presenti nelle scene proprie e degli altri partecipanti. E, partendo da questi, cominciare a lavorare all’ideazione di alcune scene d’intermezzo in cui i personaggi delle diverse linee narrative possano incontrarsi e stringere relazioni.

Quindi, è stata ipotizzata dal gruppo una successione di scene e un’organizzazione del materiale scritto 

Giorno 5 – 6 Giugno 2023 

Il penultimo giorno della residenza “Overview Effect” in Skopje, e dunque l’ultimo effettivamente dedicato alla scrittura, ha visto le autrici e gli autori lavorare in coppia o in piccoli gruppi per scrivere delle scene, previamente concordate, in cui i personaggi immaginati da altri partecipanti venissero in contatto gli uni con gli altri. Si è poi passati ad una rilettura completa dello scritto finale e gli autori si sono scambiati impressioni e suggerimenti, con il proposito di tornare a lavorarci da casa per approntare le scene in vista della presentazione al pubblico dell’indomani. 

Giorno 6 – 7 Giugno 2023 

L’ultimo giorno della residenza internazionale di drammaturgia “Overview Effect” in Skopje è stata dedicata alla distribuzione e assegnazione dei personaggi, alla prova di lettura ed, in fine, alla lettura al pubblico vera e propria. 

Brevi considerazioni 

Il limite principale del lavoro può certamente essere la lunghezza del copione finale (che in lettura è durato circa due ore). Tuttavia, in un lavoro fondato sulla drammaturgia, apportare dei tagli ponderati e funzionali può aprire una fase lunga che, in questo caso, non avremmo 

avuto modo di condurre in maniera partecipata. Si è preferito, perciò, incentivare il coinvolgimento di tutti i partecipanti e condividere con essi un metodo che possa essere utile nella scrittura di ciascuno anche in futuro, e non solo in questa occasione. Nel complesso, l’adesione delle autrici e degli autori coinvolti è stata entusiasta e convinta, sia nei momenti di scrittura personale che negli esercizi di scrittura in gruppo o in coppie, evidenziando la maturità dei partecipanti e la loro capacità di lavorare in team. 

Walter Prete